venerdì 24 settembre 2010

Flex è morto... anzi, no, aspetta!


È ufficiale, come spiegato in questa pagina, Adobe non svilupperà più Flex/Flash Builder per Linux, neanche uno straccio di versione alpha.

Chi è riuscito a scaricare  l'ultima versione avrà tempo di usarla fino alla sua morte programmata, il 31 Dicembre. Con l'anno nuovo o ci si converte a un altro sistema, o si va di SDK.

Forse era prevedibile, d'altronde Adobe vuole monetizzare attraverso i tool legati a Flex - pur mantenendo l'SDK gratuito - e non sembra esserci spazio nel ristretto mercato di sviluppatori Linux.

Per chi non vuole rinunciare a Eclipse segnalo il plugin Axdt, che agevola un po' la scrittura e l'esecuzione del codice. Purtroppo lo sviluppo è ancora agli inizi, e ad esempio non c'è l'evidenziazione della sintassi per i file MXML, e l'editor ActionScript non considera gli import di Flex, ad esempio spark.components.Label.

(continua)

venerdì 10 settembre 2010

Come la pensa Joel

 Joel e il Software, Mondadori Informatica, 2005 - 384 pagine

"La vita è troppo corta per permetterti di odiare il tuo lavoro"
 Joel e il Software, p. xiv

Comincia oggi la serie delle mie grandi recensioni!
 
Joel e il Software è una raccolta di alcuni articoli sulla programmazione, sull'organizzazione aziendale e sul software in generale apparsi sul blog di Joel Spolsky fino al 2004.

Qualcuno potrebbe chiedersi: "Perché mai dovrei leggere un libro del 2004?"
Perché alcuni argomenti sono ancora attuali.
"Perché hai comprato un libro del 2004?"
Perché l'ho trovato in offerta, a un terzo del prezzo.
"Perché dovrei comprare un libro per leggere più o meno le stesse cose che
si possono trovare sul sito dell'autore?"

Non so, per leggerle più comodamente?

Spolsky scrive con uno stile molto scorrevole (a differenza di me :-), che non stanca mai, e mentre ti intrattiene ti insegna anche qualcosa.
Si capisce che è una persona molto pragmatica, che bada al sodo e al risultato.
Alcuni capitoli sono delle perle, come il 25 sul "segreto dell'iceberg", altri meno, come il 20, una specie di "guida al reclutamento del programmatore perfetto", che non mi trova molto d'accordo (ebbene sì, caro Joel, "logorroico" è ben diverso da "brillante"!).

Purtroppo la traduzione italiana è un po' approssimativa, tra errori di battitura e veri e propri errori di traduzione.
Due esempi veloci.
A pagina 200 parla di "numero primo", quando l'articolo originale parla semplicemente di "integer".
Poi, a pagina 324, "the SQL Server classes" diventano "le classi Server di SQL"!

Concludendo, JoS è un libro che consiglio comunque a chi lavora in
questo ambito, programmatore o manager, possibilmente in versione originale, ma è leggibile anche in italiano.

Buona lettura!